…Siamo poveri di coraggio,di quella virtù inagurale che
rende possibile il nuovo,quello vero e non quello di plastica,quello povero e
iniziale,non solo quello che sa solo afferrare,comprare e conquistare.Ed è il
coraggio che non fa subire il torto,che fa ribellare,che fa dire la verità ai
poteri di brillantina,di auto blu,di mani sudate,di prime pietre,di parate,di
commemorazioni,di galoppini e di telefonini,di oscene cerimonie in cui si bendice l’impudicizia del
potere.
…Siamo poveri di beni pubblici perché essi possono solo
venire se sono diffuse piccole dosi di coraggio,di rispetto per la bellezza e
di riguardo per i luoghi di cui non si possono escludere gli altri.Saremo tutti
più ricchi non quando avremo incrementato il nostro bottino privato ma quando
avremo restituito a tutti le strade,le spiagge e i giardini,quando saremo
guariti dalla ricerca ossessiva della separazione e della distinzione.Allora la
bellezza tornerà a visitarci.Non è possibile togliere il potere ai piazzisti se
non si scopre la differenza tra l’esperienza del mondo e il suo acquisto in
offerta speciale.
-F.Cassano “Il pensiero meridiano”pag.18-20,Laterza-